SCOOP nasce sotto il segno della simpatia: basta un'apparizione del nostro (non succedeva dal 2003, ANYTHING ELSE), un paio delle sue battute (“ Sono ebreo per nascita, ma crescendo mi sono convertito al narcisismo”. O, ancora: “Emozione? Per me è una cena senza acidità di stomaco”) per metterci nelle migliori condizioni. Come, che volete farci, nelle attese più esigenti: di fronte alle quali affiora un po' di stanchezza. Deliziosamente leggero, con il solito tocco di grazia e magia, ma inevitabilmente confrontato alla squisita perfezione di MATCH POINT del quale riprende clamorosamente lo sfondo, SCOOP è meno inventivo e paradossale, addirittura prevedibile nella sceneggiatura, meno incisivo nell'ambientazione, meno ben recitato. Anche da Scarlett Johannsson: che ci minaccia ormai di indigestione con altre due pellicole in contemporanea,THE BLACK DAHLIA e PRESTIGE di Christopher Nolan…